3022 Vincenzo Cimini Articoli
2 novembre, 2018

Forum controllo di gestione, CFO sempre più leader della trasformazione digitale

Si è svolto nelle scorse settimane a Milano il 3° Forum Controllo di Gestione. Organizzato da Wolters Kluwer in collaborazione con Andaf (Associazione Nazionale Direttori Amministrativi e finanziari), l'evento è stato un momento particolarmente significativo per parlare di controllo di gestione, delle analisi delle migliori pratiche aziendali e dell'impatto della digitalizzazione. Il principale argomento di questa edizione è stato proprio il processo di cambiamento digitale dell'azienda con l'impatto sul controllo di gestione e su quelle che sono le competenze e le attitudini che da qui in avanti saranno richieste al CFO. Nella prima sessione del Forum si è affrontato il tema della digitalizzazione del controllo di gestione, con un'attenzione rivolta all'evoluzione  che ha riguardato controllo e pianificazione e sullo shift delle competenze professionali richieste al CFO, nella seconda invece si è affrontato il tema dei modelli di cost accounting e previsionali di redditività e profittabilità. «In un ambiente sempre più mutevole e complesso – ha dichiarato Carmine Scoglio, vicepresidente di Andaf ad Ipsoa Quotidiano[1]il management aziendale ha bisogno di un numero di informazioni sempre maggiore e sempre più tempestive. Pertanto, un attento controllo di gestione deve essere in grado di misurare non solo le grandezze economico-finanziarie ma anche aspetti molto più ampi che hanno impatto sulla performance aziendale e tali da influenzare i risultati economici futuri. Parliamo dunque di informazioni “quali-quantitative” che, nella maggior parte dei casi, non sono ricavabili da dati disponibili in un unico ambiente. Di qui la necessità di interpretarli e metterli in relazione. È chiaro che, in presenza di un’elevata complessità ambientale, l’insieme delle logiche e delle infrastrutture che consentono la misurazione quantitativa delle operazioni, dei processi e delle performance aziendali, non può più prescindere dall’utilizzo di sistemi digitali evoluti in grado di gestire e sintetizzare una mole di dati sempre più eterogenea, elevata e in costante crescita». Il ruolo del CFO assume dunque sempre di più il ruolo di vero e proprio leader nel processo di trasformazione digitale, diventando cioè la figura  guida dell'azienda per recuperare valore, infrangere le barriere e le resistenze interne al cambiamento, semplificare i processi abbracciando quindi i benefici offerti dalla tecnologia, dirigendo le fasi di sviluppo per ottimizzare i costi e sprigionare il potenziale inespresso aziendale. Diventa quindi fondamentale l'adozione di strumenti digitali evoluti per sintetizzare una quantità massiccia di dati sempre più diversi tra loro e che dunque sarebbe difficilissimo analizzare con altri strumenti. Solo così si possono misurare in modo quantitativo e qualitativo le performance aziendali. «La digital transformation – prosegue Scoglio -  ha impatto su tutte le applicazioni a supporto delle tipiche attività del controller, facilitando l’acquisizione dei dati da fonti molteplici e permettendo una maggiore velocità e accuratezza di elaborazione e di accesso alle informazioni, in modo tale da consentire una gestione più flessibile ed efficace dei processi di pianificazione, budgeting e di reporting. La digitalizzazione del controllo di gestione diviene quindi un must, affinché quest’ultimo mantenga e sviluppi la sua valenza strategica, nella misura in cui permette di ricavare ed elaborare informazioni e dati che, se opportunamente integrati e gestiti, permettono a loro volta di avere un quadro completo ed in tempo reale dell’azienda e quindi di prendere decisioni molti più consapevoli e veloci».

Vincenzo Cimini