7565 Vincenzo Cimini Articoli
3 dicembre, 2018

Oltre la digitalizzazione, sarà il Continuous Next l'arma vincente per le aziende?

Se la trasformazione digitale è in corso c'è un nuovo approccio aziendale che secondo molti esperti sarà quello vincente nei prossimi anni. Si chiama Continuous Next. L'annuncio più forte in tal senso è arrivato da Mike Harris, executive vice president e global head of Research di Gartner, davanti ad una platea di oltre 6000 CIO e responsabili IT durante il Gartner Symopsium/Itxpo di Barcellona[1]. Il ContinuousNext è un'evoluzione della trasformazione digitale di un'impresa che deve ancora di più aumentare la propria propensione di adattabilità al cambiamento. Il dinamismo sarà il fattore determinante secondo gli analisti di Gartner. Per dinamismo si intende la capacità di saper abbracciare il cambiamento con contemporanea adozione della tecnologia con un approccio nuovo. Secondo Harris i tre quarti delle aziende si troverebbero in difficoltà proprio sul piano del dinamismo. Non basta quindi adottare od utilizzare la tecnologia. Sono stati delineati cinque fattori[2] per una strategia ContinuousNext di successo. Il primo riguarda la capacità di saper padroneggiare la privacy con la creazione di connessioni digitali affidabili. Devono essere direttamente i CIO a gestire correttamente la privacy, componente legata direttamente alla fiducia. Le varie violazioni ai sistemi di sicurezza portano scetticismo da parte di consumatori e dipendenti, a cui il tema della protezione dei propri dati oggi sta particolarmente a cuore. Disattendere aspettative in questo campo può generare dunque un potenziale clima di sfiducia, interno ed esterno. Il secondo fattore riguarda l'intelligenza aumentata, lo scalino seguente l'intelligenza artificiale. Secondo Gartner queste due componenti andranno ad impattare sulla forza lavoro ma questo non sarà dannoso per i lavoratori. All'interno dell'azienda deve essere presente la cosiddetta “cultura dinamica”, i cambiamenti da apportare non devono sempre essere grandiosi e difficili, ma bastano piccole azioni di cambiamento che spesso non vengono attuate perché trascurate e poco considerate. Il quarto fattore chiave è il cosiddetto Digital Product Management, da adottare il più  in fretta possibile. Si tratta di un insieme di tecnologie con cui gestire al meglio le informazioni, i processi e le risorse a supporto dei prodotti, dalla loro ideazione, allo sviluppo e produzione, al lancio sul mercato  fino al supporto post vendita. Non si tratta solo di tecnologia informatica, ma anche di un approccio strategico integrato che mescola  tecnologie, metodologie di organizzazione del lavoro collaborativo e definizione di processi che girano attorno alla creazione del prodotto. Infine l'adozione del Digital Twin, ossia dei gemelli digitali, solitamente utilizzati per gestire cose fisiche. Il Digital Twin è una copia esatta di qualcosa di reale sul quale fare test e prove in modo da evitare problemi o errori che potrebbero costare cari e causare ritardi evitabili. Sempre di più le aziende vogliono evitare di incontrare i problemi durante la produzione, il montaggio o la messa in funzione del proprio prodotto. Una verifica preventiva  con una simulazione digitale aumenta decisamente le possibilità di una maggiore efficienza produttiva. Secondo Gartner il modello digital Twin potrebbe essere utilizzato anche nell'organizzazione aziendale per vedere virtualmente come le persone lavorano, i sistemi ed i processi che vengono utilizzati, le modalità con cui il lavoro si sposta da un dipartimento all'altro all'interno dell'organizzazione aziendale. Modellando scenari diversi creati digitalmente si potrà scegliere il migliore e renderlo reale all'interno dell'azienda.

Vincenzo Cimini


[1]https://www.gartner.com/en/conferences/emea/symposium-spain

[2]https://www.gartner.com/en/newsroom/press-releases/2018-10-15-gartner-says-continuousnext-is-the-formula-for-success-through-digital-transformation-and-beyond