1916 Vincenzo Cimini Articoli
1 marzo, 2019

Rivoluzione green a Dubai: vuole diventare la guida mondiale dell'energia pulita

Dubai scommette sull'evoluzione del fotovoltaico con la realizzazione di una centrale solare a concentrazione. Si tratta di una vera e propria rivoluzione visto che stiamo parlando di una centrale elettrica fotovoltaica in grado di accumulare la radiazione solare sotto forma di calore grazie a sistemi di concentrazione solare. Questo permetterà poi la trasformazione in energia elettrica. Il sistema sfrutterà i raggi solari attraverso degli speciali specchi: in questo modo l'energia solare con un processo di conversione diventerà energia termica, concentrata verso un ricevitore. Infine scatterà la trasformazione in energia meccanica attraverso una turbina a vapore collegata ad un generatore elettrico. La seconda fase del progetto per la realizzazione del  Mohammed bin Rashid Al Maktoum Solar Park è iniziata nel 2017 mentre i primi lavori erano cominciati nel 2013. La centrale occupa una superficie di 300 mila metri quadrati ed è in grado di generare 28 milioni di kWh all'anno con un grandissimo vantaggio per l'ambiente: la riduzione di circa 15 mila tonnellate delle emissioni di C02 in atmosfera. Con l'ulteriore sviluppo ed una potenza che passerà a 200 MW la riduzione di anidride carbonica toccherà le 214 mila tonnellate. Secondo le previsioni nel 2020, la capacità raggiungerà gli 800 MW e nel 2020 addirittura 5.000 MW. Una volta completata, la centrale solare avrà una superficie di 214 kmq ed una torre centrale riflettente alta 260 metri. L'obiettivo di Sheikh Mohammed bin Rashid Al Maktoum, Vice Presidente e Primo Ministro degli Emirati Arabi Uniti, è piuttosto ambizioso ed è quello di rendere Dubai il riferimento mondiale per l'energia pulita e l'economia ecosostenibile con un percorso a tappe: nel 2050 il 75% del fabbisogno energetico dovrà essere prodotto da fonti rinnovabili ed entro il 2030 l'80% dei rifiuti prodotti dovrà essere trasformato in energia.  Si inserisce in questo quadro la partecipazione dell'Autorità per l'elettricità e l'acqua di Dubai (DEWA)  al dodicesimo World Future Energy Summit (WFES) come partner per l'efficienza energetica.  La partecipazione di DEWA a WFES 2019 è in linea con la sua strategia di supporto agli sforzi locali e globali per aumentare la quota di energie rinnovabili e pulite, nonché i suoi sforzi per anticipare il futuro dell'energia e scambiare esperienze e migliori pratiche in questo settore. Un paese insomma che accantonando gli sfarzi dell'eccesso si candida a guida mondiale dell'energia pulita. «Oggi gli Emirati Arabi Uniti sono un modello globale per la transizione verso un'economia verde – ha detto - Saeed Mohammed Al Tayer, MD e CEO di DEWA -  grazie alla visione e alle direttive della saggia guida di Sua Altezza Sheikh Khalifa bin Zayed Al Nahyan, Presidente degli Emirati Arabi Uniti, Sua Altezza Sheikh Mohammed bin Rashid Al Maktoum, Vice Presidente e Primo Ministro degli Emirati Arabi  e Sua Altezza Sheikh Mohamed bin Zayed Al Nahyan, principe ereditario di Abu Dhabi e vice comandante supremo delle forze armate degli Emirati Arabi Uniti. Alla DEWA lavoriamo per raggiungere questa visione anticipando il futuro dell'energia e avviando progetti di qualità per aumentare la percentuale di energie rinnovabili in un virtuoso mix energetico. Siamo lieti di sponsorizzare ancora una volta il World Future Energy Summit come partner di efficienza per condividere le nostre esperienze e competenze, ed evidenziare le nostre iniziative innovative e gli sforzi per sviluppare tecnologie dirompenti nelle energie rinnovabili e pulite. Questo è per tenere il passo con la quarta rivoluzione industriale e promuovere la ricerca e lo sviluppo per sviluppare soluzioni innovative e sostenibili e unificare gli sforzi per affrontare le sfide del settore energetico ».

Vincenzo Cimini