1705 Vincenzo Cimini Articoli
25 marzo, 2019

Qualità della vita, sviluppo commerciale, sostenibilità: Dubai è già nel futuro

Dimmi dove sta andando Dubai e ti dirò dove è il vero progresso. Potremmo sintetizzare così quello che si sta muovendo nel futuro degli Emirati Arabi dove uno dei principali obiettivi è quello di migliorare la qualità della vita dei cittadini ed allo stesso tempo creare le condizioni migliori per attrarre più investitori esteri possibile. Con un occhio di riguardo anche all'ambiente. Questo tipo di visione è confermata dalla diffusione dei “nove programmi” contenuti in un documento pubblicato su Twitter dal Vice Presidente e Primo Ministro degli Emirati Arabi Uniti Heikh Mohammed Al Maktoum.  Il documento non sostituisce le strategie del governo, ma presenta aspetti per la visione futura dell'Emirato.

Ecco in sintesi il contenuto di questi progetti.

  • Dubai Silk Road: si calcola che nei prossimi dieci anni oltre un miliardo di passeggeri transiteranno dagli aeroporti degli Emirati, con Dubai destinata a diventare un crocevia tra est ed ovest e tra nord e Sud, con il suo scalo che è in grado di collegare più di 200 città.  Il prossimo obiettivo sarà quello di costruire una “Silk Road” con quei Paesi vicini che condividano una visione futuristica dei rapporti commerciali con il resto del mondo;
  • una mappa geo-economica per Dubai, con la creazione di zone economiche e commerciali specializzata ognuna in una categoria ma perfettamente integrata con il resto del territorio. Ogni settore geo-economico della città avrà un proprio Consiglio di gestione. Ogni settore geografico avrà i propri obiettivi economici e di investimento. Monitoreremo il raggiungimento di questi obiettivi con trasparenza. Sarà nominato un governatore per ciascuna zona economica per supervisionare il raggiungimento degli obiettivi;
  • Prima città commerciale virtuale: Dubai guiderà la creazione della prima città commerciale virtuale nella regione in grado di concedere licenze commerciali senza dover necessariamente risiedere a Dubai. Sarà permesso di aprire conti bancari agli investitori e di concedere residenze elettroniche nel rispetto  delle migliori leggi  internazionali. L'obiettivo è arrivare a creare 100.000 aziende all'interno di questa sorta di città virtuale;
  • Creazione di un database che riunisca per ogni cittadino tutti i titoli accademici conseguiti, le lezioni frequentate e la formazione sostenuta. Questo aiuterà il governo a progettare piani educativi personalizzati in grado di adattarsi alle capacità dei cittadini. L'obiettivo è quello di costruire un sistema educativo e di apprendimento che esplori e sviluppi le capacità delle persone, quindi accrescimento culturale e professionale anche per adattarsi ai rapidi cambiamenti del mondo;
  • Un medico per ogni cittadino: consulti medici 24 ore su 24, tramite centinaia di migliaia di professionisti in tutto il mondo, grazie ad un'applicazione ad hoc. «Il nostro obiettivo è quello di avvicinare i medici alle persone, migliorare la consapevolezza e utilizzare le migliori menti mediche a livello globale mettendole al servizio della salute dei cittadini»;
  • Zone economiche libere nel mondo accademico: le università pubbliche e private diventeranno zone libere per consentire agli studenti di svolgere attività commerciali e creative, rendendo queste attività parte della didattica. Queste zone sosterranno gli studenti con istruzione, ricerca e finanziamento durante il lancio dei loro progetti. «Vogliamo che le nostre università non si limitino a far laureare i ragazzi ma creino anche aziende e posti di lavoro»;
  • Autosufficienza energetica a Dubai grazie ad un programma integrato per realizzare un sistema che consenta ad almeno un decimo delle case  di poter essere autonome per  acqua, cibo ed energia. Il raggiungimento di questo obiettivo contribuirà a cambiare in meglio lo stile di vita delle persone ed a migliorare l'impatto sull'ambiente;
  • Nuove fonti di reddito attraverso un programma a lungo termine finalizzato a migliorare la qualità di alcuni servizi attraverso la loro privatizzazione e istituendo società cooperative di proprietà dei cittadini in una serie di settori cruciali:
  • Sostegno alla beneficenza: «le nostre attività e i nostri progetti quotidiani non dovrebbero farci dimenticare di aiutare chi ne ha più bisogno. Ci impegniamo ad aumentare le iniziative filantropiche ogni anno ed a farle crescere almeno in misura uguale alla nostra crescita economica annuale. La carità è davvero un fattore importante per la felicità delle società e la continuità del progresso e della prosperità».

Entusiasta Heikh Mohammed Al Maktoum: «È un documento annuale che ho intitolato "The Fifty Year Charter" per celebrare il 50° anniversario del mio primo incarico ufficiale nel servire il mio Paese e nella speranza di altri 50 anni durante i quali guideremo una città governata dalla legge e vincolata allo spirito di compassione, armonia d'amore e tolleranza. L'obiettivo di questi nove programmi è quello di migliorare la qualità della vita, sviluppare la comunità di Dubai e garantire il futuro delle prossime generazioni».

Vincenzo Cimini